Fare molto e dire poco. E' la mia sectio aurea. Però, nell'era della tecnocultura, avrei qualcosa da dire, da insegnare: la passione per la tecnologia, la curiosità che mi spinge a montare, smontare, e ri-montare per comprendere, a creare qualcosa di nuovo. Corsaro nella realtà. In fondo per stare al passo con i tempi occorre essere protagonisti attivi, agire e non subire passivamente il cambiamento; usare la tecnologia per soddisfare i propri bisogni e i propri desideri; porsi in un continuo dialogo con il flusso di informazioni che circolano nelle reti, umane ed informatiche. Occorre condividere e cooperare. Sembra che cambi poco, ma in realtà cambia tutto e rapidamente. Il passaggio è doloroso: la curiosità per il nuovo diventa formazione continua e permanente, la fluidità delle reti diventa flessibilità totale, la necessità di connessione per comunicare diventa lavoro 24 ore su 24. Occorre elaborare nuove vie di fuga, insistendo sulla forza delle comunità e sulla libertà dell'individuo (quella cosa intangibile), che è soprattutto responsabilità, assunzione di responsabilità sulle scelte che si fanno, a volte anche dolorose. Oggi vorrei tanto guardare la terra dalla luna, ma non posso!
g.s.
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